Ex Rsa

Esplorando il Passato: Luoghi Abbandonati

URBEX

Lorenzo, Antonio, Elisa, Clarissa

7/26/20252 min read

Introduzione

I luoghi sono stati visitati in maniera rispettosa e senza arrecare alcun danno alle strutture.

La documentazione fotografica è fondamentale nel nostro intento di preservare la memoria storica di questi spazi. Fotografare questi luoghi non è solo un atto di registrazione, ma un modo per scoprire e comprendere la bellezza che risiede anche nella decadenza.

Dove la Cura incontra l'Oblio

L' Ex RSA di Lanzo Torinese è uno dei luoghi più affascinanti e inquietanti che abbiamo visitato. Situato su una collina che domina la valle, questo complesso ha una storia che affonda le radici nel Seicento. Fu costruito nel 1661 dal conte Gaspare Graneri della Rocca di Ceres come eremo camaldolese, destinato alla vita monastica in solitudine e preghiera. La sua maestosità era tale da essere incluso nell’opera Theatrum Statuum Sabaudiae, che rappresentava gli edifici più importanti del Piemonte. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito diverse trasformazioni: nel 1802 fu chiuso a causa della Rivoluzione francese e riaperto nel 1815 con la Restaurazione. Nel 1836, a seguito della soppressione dell'ordine camaldolese, passò ai carmelitani scalzi, che lo gestirono fino alla fine del XIX secolo. Nel 1918, venne convertito dalla Croce Rossa Italiana in sanatorio per i reduci di guerra e successivamente per la cura della tubercolosi femminile. Negli anni '60, fu edificato un nuovo ospedale all’interno del parco. Infine, nel 1995, l’edificio divenne una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), ruolo che ha ricoperto fino alla sua chiusura definitiva nel 2013.

Durante la nostra esplorazione, siamo rimasti colpiti dalla quantità e dalla qualità degli oggetti rimasti intatti: computer e radio d’epoca ben conservati, una sala piena di apparecchi medici sofisticati per analisi approfondite e probabilmente radiologiche, un contrasto stridente con l'oscurità e il silenzio che regnavano in quel luogo. Uno degli ambienti più affascinanti è stata la chiesa: sotto di essa, una cantina buia e umida ospitava centinaia di bottiglie di vetro, una sopra l’altra, perfettamente conservate. Un contrasto stridente con l’oscurità e il silenzio che regnavano in quel luogo.

Questo posto ci ha sorpresi non solo per la sua grandezza e per la varietà di ambienti ancora intatti, ma anche per l'atmosfera unica che si respira al suo interno. Nonostante l’abbandono, l’edificio trasmette ancora storie di vita quotidiana, di cura e di persone che hanno attraversato quei corridoi.

Eremo Camaldolese (struttura originaria)

Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA)

Indicazioni assunzione medicinale (scritte a mano)

Scatti nella polvere

ritratti di un passato che ancora parla